locandina-A3-webMITO SEPOLTO – ALARICO E LA LEGGENDA DEI DUE FIUMI
Museo dei Brettii e degli Enotri Complesso S. Agostino, Cosenza
La mostra si terrà dal 10 gennaio al 15 febbraio 2015.
Inaugurazione sabato 10 gennaio, ore 17,30
a cura del Critico d’Arte Luigi Paolo Finizio.
Il progetto artistico “Mito sepolto” – Alarico e la leggenda dei due fiumi, elaborato dall’Associazione culturale Vertigo Arte di Cosenza, e voluto da questa Amministrazione comunale e dal suo Sindaco Arch. Mario Occhiuto vuole essere a nostro giudizio un momento di seria riflessione, utile a far crescere nella città di Bernardino Telesio, la consapevolezza delle proprie radici storiche. Questa per noi è una stimolante occasione che vede artisti affermati in campo internazionale impegnati attorno alla leggendaria figura del re visigoto Alarico. Migliore narrazione non poteva esserci per presentareinteressanti opere di artisti contemporanei al Complesso Sant.Agostino negli spazi espositivi del Museo dei Brettii e degli Enotri.
Gli artisti:
SALVATORE ANELLI CATERINA ARCURI, RENATA BOERO, CARMINE CALVANESE, ANGELO CASCIELLO, PINO CHIMENTI, MICHELE DE LUCA, GIULIO DE MITRI, TEO DE PALMA, ELENA DIACO MAYER, EDITH URBAN, MARTIN FIGURA, FRANCO FLACCAVENTO, CARLO FUSCA, ORAZIO GAROFALO, SANDRA HEINZ, FELICE LEVINI, NICOLA LIBERATORE, ALBANO MORANDI, GIANFRANCO NOTARGIACOMO, MAURIZIO ORRICO, SALVATORE PEPE, TARCISIO PINGITORE, ANTONIO PUJIA VENEZIANO, FIORELLA RIZZO, ALFREDO ROMANO, GIUSEPPE SALVATORI, GIULIO TELARICO, VINCENZO TRAPASSO
La mostra a cura di Luigi Paolo Finizio comprende 28 artisti, di cui tre artisti tedeschi. Il catalogo dell’esposizione in fase di allestimento sarà realizzato presso l’editore Rubbettinoper la collana di Giorgio Bonomi.
Una mostra parlantea cura di Luigi Paolo Finizio
Una grande stagione di mutazioni culturali comprende la penetrazione dei barbari, le genti germaniche, lungo la penisola italiana tra l’alto e basso medioevo. Stagione che al cuore dei suoi eventi storico sociali presenta la incalzante caduta della romanità, delle sue istituzioni di potere, dei suoi costumi e convinzioni religiose. La storia e la storiografia ci tramandano come attraverso le scorrerie e gli insediamenti dei barbari sono cambiate le condizioni della vita quotidiana e dei suoi fondamenti morali nei vari centri abitati e, in modo particolare, a Roma: centro non più di dominio e irradiazione greco-latina per assurgere a luogo di consacrazione e diffusione del Cristianesimo.

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